Levi Henriksen
Norwegian Blues
Iperborea
“Jim Gystad, discografico quarantenne di Oslo deluso dai successi preconfezionati che dominano il mercato musicale, si ritrova in una chiesa di campagna in preda ai postumi di una sbornia quando rimane folgorato da un canto celestiale. Tre voci autentiche, vibranti di vita, sembrano sgorgare dall’anima di quella valle come il primo blues si levò dalle sponde del Mississippi. Sono Timoteus, Maria e Tulla Thorsen, un trio di fratelli ottuagenari che un tempo hanno fatto furore con le loro hit spirituali. Finalmente Jim ha qualcosa in cui credere, una missione a cui votare il suo mestiere: scoprire perché i Thorsen all’improvviso si sono ritirati dalle scene e riportarli alla ribalta. Un romanzo sul valore assoluto dell’ispirazione, in cui non è mai troppo tardi per voltare le spalle al successo e riscoprirsi a due passi dalla felicità”.
Dopo avere letto delle bellissime recensioni ero molto incuriosita da questo romanzo, sia per l’ambientazione nordica che per il tema musicale, e in effetti non mi ha delusa. Dopo aver sentito i fratelli Thorsen cantare, preso dall’entusiasmo, Jim cerca di intrufolarsi con l’inganno nella vita dei Thorsten ma dovrà scontrarsi con un muro di diffidenza, soprattutto da parte di Timoteus. Ma quello che inizialmente è solo un interesse professionale verso i tre anziani musicisti si trasforma piano piano in un sincero affetto che arricchirà le vite tutti i protagonisti. Da un lato i tre fratelli riusciranno a scacciare una volta per tutte i fantasmi del passato e ad affrontare segreti di famiglia taciuti troppo a lungo, dall’altro Jim imparerà ad apprezzare il contatto con la natura e un ritmo di vita meno frenetico ma soprattutto ritroverà l’entusiasmo per il proprio lavoro.
Questo piccolo gioiello, un racconto delicato con personaggi insoliti e teneri dal quale traspare tutto l’amore per la musica dell’autore, ci dà una speranza: non è mai troppo tardi per trovare la felicità.