MORGANA
DI MICHELA MURGIA E CHIARA TAGLIAFERRI
MONDADORI
“… la sindrome di Ginger Rogers implica che per stare accanto a Fred Astaire tu faccia le stesse cose, ma all’indietro e sui tacchi a spillo. È il migliorismo femminile, una sottile pratica misogina che non dice più che le donne non possano raggiungere gli stessi traguardi degli uomini, ma che se vogliono raggiungerli devono essere migliori degli uomini.”
Michela Murgia mi piace molto e seguo sempre con grande interesse i suoi progetti anche non letterari.
Morgana è un collage di ritratti di donne, vissute in luoghi ed epoche diverse, che non potrebbero essere più lontane tra loro: da Moana Pozzi a Caterina da Siena, da Moira Orfei a Marina Abramovic, per citarne alcune.
10 donne che fin da bambine hanno capito qual era la loro strada e non hanno avuto paura di seguirla, anche a costo di sfidare le convenzioni sociali o tagliare i ponti con la propria famiglia.
Questo libro, con i suoi insoliti e particolarissimi ritratti femminili mi è piaciuto molto, oltre che per la scrittura della Murgia, molto bella e scorrevole, anche per la grafica moderna e curata: prima del ritratto “letterario”, ogni personaggio è raffigurato in un ritratto stilizzato in bianco nero e rosso, a richiamare la copertina, molto moderno ed efficace.
Davvero un bel libro, peccato non averlo letto da ragazza!