MILANO – Vere forze della natura, dove, molto spesso, fuoco e ghiaccio si fondono e confondono per un divenire della nostra terra. Sono i vulcani che si fanno conoscere e scoprire per comprendere il nostro pianeta attraverso l’impiego di tecnologie innovative come il mapping, i diorami, le webcam, grazie all’iniziativa, dal 16 marzo all’11 settembre 2016, al Museo di Storia Naturale di Milano che ospita l’esposizione “VULCANI. Origine, evoluzione, storie e segreti delle montagne di fuoco”, a cura del vulcanologo Marco Stoppato. La mostra è promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, dal Museo di Storia Naturale di Milano con l’Associazione di divulgazione scientifica Vulcano Esplorazioni e Silvana Editoriale, che ne editera’ anche il catalogo. La mostra ci guidera’ in un percorso alla scoperta delle montagne di fuoco raccontandone l’origine, l’evoluzione e i segreti. Si tratta della più ricca e completa esposizione dedicata ai vulcani grazie all’impiego di tecnologie innovative. Il nostro Paese possiede delle caratteristiche geologiche cosi’ particolari da essere sede di alcuni fra i vulcani piu’ famosi del mondo come Stromboli, il Vesuvio e l’Etna, ma come si vedra’ non solo l’Italia e il pianeta Terra ospitano attivita’ vulcaniche.
Il percorso della mostra portera’ il visitatore alla scoperta e alla comprensione dei segreti del nostro pianeta, della sua struttura interna e dei processi geodinamici che portano alla nascita dei vulcani. Grazie alle immagini fornite dalla NASA, i vulcani della Terra saranno messi a confronto con i vulcani presenti nell’intero Sistema solare, alcuni dei quali ancora attivi. Immagini spettacolari, filmati, ricostruzioni computerizzate, ologrammi, mapping, realtà aumentata, diorami in grandezza naturale, insieme a una straordinaria collezione di campioni di rocce, minerali e meteoriti, saranno gli strumenti attraverso i quali si illustreranno i tipi di eruzione e i prodotti che si originano durante l’attività effusiva o esplosiva. I vulcani attualmente in attività sono quasi 500 nel mondo e milioni sono le persone che vivono alle pendici di queste particolari montagne.
Info point: Museo di Storia Naturale