LUGANO – Fino all’8 maggio il museo Lugano Arte e Cultura (LAC Lugano Arte e Cultura Piazza Bernardino Luini 6 ) ospita la mostra fotografica di Aleksandr Rodcenko a cura di Ol’ga Sviblova in collaborazione con: Moscow House of Photography e Multimedia Art Museum. Con oltre 300 scatti e costruzioni “spaziali”, il Museo della Svizzera Italiana rende omaggio a uno dei fondatori del “Costruttivismo”, un movimento culturale nato in Russia nel 1913, che rifiutava il culto dell’ “arte per l’arte” a favore dell’arte come pratica diretta verso scopi sociali. Nato a San Pietroburgo il 5 Dicembre del 1891, Rodcenko si trasferì con la famiglia a Kazan, la capitale del Tatarstan. Studio’ nella Scuola di Arte di Kazan, avendo come professori Nikolai Feichin e Georgui Medvedev e nell’ Instituto Stroganov di Mosca. Attraverso le opere in mostra fra stampe vintage, fotomontaggi, riviste e manifesti dell’epoca, è possibile cogliere appieno la forza di questo innovatore e apprezzare il carisma che esercitò tanto sui colleghi artisti che sui letterati, i registi, gli intellettuali che furono suoi compagni di strada. Dai fotomontaggi realizzati per il poema Pro Eto di Vladimir Majakovskij, alle copertine della rivista Novi Lef, punto di riferimento dell’intelligentia rivoluzionaria, ai manifesti cinematografici e alle illustrazioni per libri, le opere testimoniano collaborazioni e amicizie restituendo non solo una personalità creativa, ma lo spirito di un momento irripetibile nella storia del secolo trascorso. In ambito fotografico Rodcenko documento’ attraverso gli straordinari ritratti, le immagini di panorami urbani e architetture, i reportage in fabbriche e cantieri, gli uomini e lo spirito di un’epoca di grandi speranze e altrettanto grandi contraddizioni. Soprattutto, Rodcenko sovvertì le regole della ripresa: le sue inquadrature caratterizzate da punti di vista inediti, da spigoli e diagonali, sono oggi la testimonianza più pura del desiderio di aggiornamento dell’arte e del mondo stesso che ha animato gli artisti dell’avanguardia sovietica. Completano il percorso tre Costruzioni spaziali, sculture aeree ottenute componendo forme geometriche elementari, interessantissimo esempio di opera costruttivista, ottenuta cioè mutuando i principi logici e produttivi propri dell’industria.
Per informazioni: www.masilugano.ch