-BUON COMPLEANNO VESPA

Pubblicato in22 Aprile 2016, 9:00 pm Di alternativanomade

PONTEDERA (Pisa) – Settant’anni e non sentirli, sempre sulla cresta dell’onda e con milioni di appassionati in tutto il mondo. Questa e’ la Vespa, un mito italiano mai tramontato da quel 23 aprile 1946 quando l’icona di Enrico Piaggio, progettata da Corradino D’Ascanio, cilindrata di 98 cm cubi, motore a due tempi a miscela 5%, tre marce, venne commercializzato. Su 50 esemplari usciti 48 vengono venduti in pochi giorni e la Piaggio avvia subito una produzione da 2500 pezzi. Nel 1953 la vendita tocca i 500mila esemplari, nel 1956 si arriva all’incredibile numero di un milione. Quando nel 1961 non esisteva un mercato globale stabilimenti Vespa sorgono in Spagna, Belgio, Germania, Inghilterra, Brasile e India. Lo scooter italiano conquista il pianeta con la sua semplicita’ e robustezza. La Vespa piace a tutti e, cosa rara tra i veicoli, e’ stata in grado di creare un ponte tra generazioni. Oggi nei raduni giovani e vecchi si ritrovano per rinnovare ed accrescere questo mito. Perfino il MoMA di New York ha piazzato un esemplare della serie GS 150 (1955). La spinta fondamentale nel corso dei decenni arriva anche dalla pubblicità, “chi Vespa mangia la mela”, per raggiungere i vari target di clienti. La diffusione della Vespa si consolida anche grazie al cinema Nel 1953 Gregory Peck e Audrey Hepburn sopra una Vespa in vacanze Romane li fa diventare, tutti e tre, immortali. La usa James Bond, appare in American Graffiti di George Lucas, diventa status nella guerra tra Mods e Rockets in Quadrophenia (1979) con la GS posseduta da Ace Face/Sting che sul finale fa una brutta fine giù per le bianche scogliere di Dover. Poi ancora, tanto per citarne alcuni, nel “ragazzo di campagna” con Renato Pozzetto e un intero capitolo “Vespa” nel film Caro Diario di Nanni Moretti, dove la Vespa e Moretti ci portano a scoprire ,“ a misura di vespa”, nel mese di agosto, una Roma deserta. Ovviamente l’appuntamento e’ dal 23 al 25 aprile al Museo piaggio di Pontedera dove sono in mostra tutti i modelli possibili e immaginabili (compresa quella autografata da Salvador Dali’), oltre ad immagini e video.